Sterilizzare il cane e il gatto:quali sono i benefici e non..

La sterilizzazione nei cani e nei gatti è un argomento dibattuto, e la decisione di sottoporre il proprio animale domestico a questa procedura dipende da vari fattori, tra cui le esigenze individuali dell’animale, lo stile di vita del proprietario e le considerazioni veterinarie.

La sterilizzazione, che può essere eseguita sia nei maschi (castrazione) che nelle femmine (ovarioisterectomia), comporta la rimozione degli organi riproduttivi dell’animale. Di seguito, esploreremo alcuni dei benefici e degli svantaggi associati a questa pratica. Nel cane o gatto maschio, la castrazione consiste nell’asportazione chirurgica dei testicoli, nelle femmine la sterilizzazione consiste nel rimuovere solo le ovaie nella ovariectomia oppure ovaie ed utero nel caso dell’ovarioisterectomia.

La decisione di sterilizzare i propri animali è una scelta importante e deve essere presa considerando diversi fattori. Ecco alcuni aspetti da tenere in considerazione:

  1. Età dell’animale: Le opinioni sui tempi migliori per sterilizzare gli animali possono variare. Alcuni veterinari raccomandano la sterilizzazione precoce, mentre altri preferiscono aspettare che l’animale raggiunga una certa maturità. Ebbene il veterinaio, in base ad altri fattori importanti, la salute, età e la razza dirà quando sarà il momento ideale per far l’intervento.
  2. Salute dell’animale: questo è un elemento chiave per il veterinario che capirà se il tuo animale è già affetto da problemi gravi o no di salute, e saprà se posticipare o prendere precauzioni aggiuntive durante l’intervento chirurgico.
  3. Comportamento: Se il tuo animale mostra comportamenti indesiderati legati all’istinto sessuale, come aggressività, marcatura del territorio o vagabondaggio, la sterilizzazione potrebbe essere una tra le soluzioni. Tuttavia, è importante considerare che la sterilizzazione non risolve automaticamente tutti i problemi comportamentali e che l’addestramento continuo può essere necessario.
  4. Stile di vita del proprietario: considera il tuo stile di vita e le tue capacità di gestire un animale non sterilizzato. Se non hai intenzione di allevare intenzionalmente cuccioli e desideri evitare il rischio di gravidanze indesiderate (sopratutto da animali con stessi geni), la sterilizzazione potrebbe essere la scelta giusta. (consideriamo di aver due animali non sterilizzati di sesso opposto nello stesso ambiente)
  5. Impatto sulla popolazione: La sterilizzazione contribuisce al controllo della popolazione degli animali domestici, per esempio pratico la sterilizzazione del gatto è un’operazione molto diffusa, consigliata da molti veterinari e associazioni animaliste. Essa, infatti, serve a prevenire anche il randagismo e/o riduce il numero di animali abbandonati o destinati a rifugi.
  6. Discussione con il veterinario: In conclusione discuti apertamente dei pro e dei contro, delle preoccupazioni specifiche legate al tuo animale e delle opzioni disponibili. Un veterinario competente può fornire informazioni dettagliate in base alle condizioni specifiche del tuo animale al contrario di quello che si possa percepire da molte altre informazioni anche se utili.

Quali sono i pro e i contro? Spieghiamo il perché..

aspetti positivi e negativi, poiché questa pratica suscita spesso un dibattito tra gli amanti degli animali e i professionisti del settore veterinario abbiamo selezionato alcuni punti chiave:

Vantaggi della sterilizzazione

  • Soppressione dei calori troppo ravvicinati, marcature del territorio
  • Manifestazioni del calore della femmina (cagna)
  • Marcature odorose (gatto maschio)
  • Lotte per le femmine (gatto e cane maschio) conseguente riduzione di comportamenti aggressivi
  • La tendenza alla fuga e al vagabondaggio del maschio (principalmente nel cane) l’evasione dal proprio giardino di casa.
  • Riduce significativamente il rischio di malattie riproduttive, come tumori e infezioni uterine nelle femmine e problemi prostatici nei maschi

Svantaggi della sterilizzazione (È importante notare che molti di questi svantaggi sono oggetto di dibattito e possono variare da animale a animale. Di seguito sono elencati alcuni dei possibili svantaggi)

  • Possibili effetti collaterali alle modifiche comportamentali, eliminando istinti riproduttivi che potrebbero contribuire al loro equilibrio psicologico.
  • Alcuni proprietari possono anche esitare a sterilizzare i loro animali per motivi culturali o emotivi.
  • Potrebbero diventare meno attivi o meno interessati a esplorare (può variare da animale ad animale)
  • L’aumento del rischio di obesità, alcuni studi suggeriscono che gli animali sterilizzati hanno un maggiore rischio di obesità. Questo potrebbe essere dovuto a cambiamenti nel metabolismo e al fatto che gli animali sterilizzati spesso richiedono meno calorie.
  • Può aumentare il rischio di alcune malattie, come alcune malattie cardiache e alcuni tipi di tumori ma è importante notare che la sterilizzazione può anche ridurre notevolmente il rischio di altre malattie, come le malattie riproduttive.
  • Possibili complicazioni chirurgiche, la sterilizzazione è un intervento chirurgico, e come tale, comporta alcuni rischi. Anche se le complicazioni sono relativamente rare, possono verificarsi infezioni, sanguinamento e altri problemi post-operatori.

È importante notare che molti di questi svantaggi sono argomenti di ricerca e discussione nella comunità veterinaria, e la decisione di sterilizzare un animale deve essere presa in consulto con un veterinario. Gli svantaggi possono variare tra le specie e possono essere influenzati da molti fattori, tra cui l’età, la razza e la salute generale dell’animale.

L’intervento chirurgico

La sterilizzazione nel cane e nel gatto è un intervento chirurgico che comporta la rimozione degli organi riproduttivi dell’animale per impedire la capacità di riproduzione. I due tipi principali di sterilizzazione sono la castrazione per i maschi e l’ovarioisterectomia per le femmine.

  1. Castrazione nel cane (maschi):
    • Procedura: Durante la castrazione, i testicoli del cane vengono rimossi chirurgicamente. Questa procedura è relativamente semplice e viene eseguita sotto anestesia generale.
    • Benefici: La castrazione nei cani maschi riduce l’aggressività, il vagabondaggio, la marcatura del territorio e altri comportamenti legati all’istinto sessuale. Inoltre, aiuta a prevenire malattie legate ai testicoli.
  2. Ovarioisterectomia nel cane (femmine):
    • Procedura: L’ovarioisterectomia, comunemente chiamata “sterilizzazione femminile”, comporta la rimozione degli ovaie e dell’utero della femmina. Questa procedura viene eseguita sotto anestesia generale.
    • Benefici: La sterilizzazione femminile previene il calore, riduce il rischio di tumori alle mammelle e previene le infezioni uterine. Inoltre, elimina la possibilità di gravidanze indesiderate.
  3. Castrazione nel gatto (maschi):
    • Procedura: La castrazione nei gatti maschi è simile a quella dei cani. Coinvolge la rimozione dei testicoli sotto anestesia generale.
    • Benefici: Come nei cani, la castrazione nei gatti maschi riduce l’aggressività, il vagabondaggio e altri comportamenti indesiderati. Contribuisce anche a prevenire malattie legate ai testicoli.
  4. Ovarioisterectomia nel gatto (femmine):
    • Procedura: Analogamente ai cani femmina, l’ovarioisterectomia nei gatti femmina implica la rimozione degli ovaie e dell’utero sotto anestesia generale.
    • Benefici: La sterilizzazione femminile nei gatti previene il calore, riduce il rischio di tumori alle mammelle e elimina la possibilità di gravidanze indesiderate.

Cosa succede all’animale: superata l’anestesia (totale), terapia antibiotica di base, qualche riguardo per una settimana, poi l’animale può riprendere la vita che faceva prima. Complicazioni possibili: in genere a carico della ferita, se l’animale si lecca molto può arrivare a togliersi i punti, la ferita potrebbe subire uno sventramento, cioè aprirsi. Nel maschio è molto raro anche perché non presenta punti esterni.Cosa succede a lungo termine: il rischio più comune è l’ingrassamento, che dipende anche dalla caduta ormonale, ma principalmente dallo stile di vita.

Dopo l’intervento cosa si tende a fare e cosa non fare..Fattori importanti sono:

  • Quantità e tipo di alimentazione (possono essere consigliati cibi dietetici)
  • Accesso all’esterno (gatto), tempo passato in passeggiate (cane)
  • Giochi (se l’animale ne ha a disposizione o in casa qualcuno si dedica a farlo giocare)
  • Tempo passato a dormire (gestione del tempo e stimoli dati dalla famiglia)
  • Per esperienza personale l’essere umano tende a offrire più cibo, in particolarità alimenti “dolci o ritenuti golosità”, all’animale operato per dare una specie di risarcimento.
  • Cosa succede dal punto di vista comportamentale : se l’animale non aveva problemi prima dell’intervento non ne presenterà dopo. Se invece sono presenti situazioni di aggressività (anche fra maschi e fra femmine della stessa specie), di relazione in generale la sterilizzazione va attentamente essere valutata perché può non risolvere il problema e addirittura talvolta aumentarlo.

Entrambe le procedure sono routine e vengono eseguite da veterinari esperti. Dopo l’intervento, è importante seguire le istruzioni del veterinario per garantire una corretta guarigione e minimizzare il disagio per l’animale. La sterilizzazione è una scelta responsabile che offre benefici significativi per la salute e il benessere a lungo termine degli animali domestici.

Noi dobbiamo provvedere a loro, anche in termini di accoppiamento, in modo da poterci eventualmente occupare della prole, a dar loro una vita dignitosa.

Partendo quindi da questo punto di vista il controllo della riproduzione è essenziale per limitare/eliminare il randagismo e l’abbandono con conseguenza canile o gattile..

Qual’è il costo di mantenimento per un canile/gattile e cosa ne necessita..

  1. Cibo: Il cibo è una delle spese principali. Il costo dipende dalla quantità di cibo necessaria, dalla qualità del cibo e dalla taglia dei cani. In generale, le spese alimentari possono rappresentare una parte significativa del budget.
  2. Cure veterinarie: I cani nei canili richiedono cure veterinarie regolari, comprese vaccinazioni, controlli medici, trattamenti antiparassitari e, spesso, sterilizzazione o castrazione. Queste spese possono variare a seconda delle esigenze sanitarie degli animali.
  3. Strutture e manutenzione: La manutenzione delle strutture del canile, inclusi box, recinzioni, aree di esercizio e aree per l’igiene, richiede una spesa continua. Questo include la pulizia, la riparazione e l’aggiornamento delle strutture per garantire il benessere degli animali.
  4. Personale: Il costo del personale è un altro aspetto significativo. I canili hanno bisogno di personale per prendersi cura dei cani, fornire attenzione individuale, pulire le strutture e gestire le attività quotidiane.
  5. Programmi di adozione e sensibilizzazione: I canili impegnati nella promozione delle adozioni responsabili e nell’educazione del pubblico possono allocare risorse per organizzare eventi, campagne di sensibilizzazione e programmi educativi.
  6. Costi amministrativi: I canili devono affrontare anche costi amministrativi, come l’energia elettrica, l’acqua, le forniture per ufficio e le tasse.

In generale, il costo medio per mantenere un cane in un canile può variare da centinaia a migliaia di euro all’anno per ogni animale. Queste stime dipendono da molti fattori e possono variare considerevolmente. Gli enti gestori dei canili spesso dipendono dalle donazioni, dalle tasse di adozione e da altri finanziamenti per coprire queste spese e garantire il benessere degli animali.

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